CCNL MULTISERVIZI – NOTA UNITARIA

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CCNL Multiservizi – nota unitaria ipotesi di rinnovo

IMPRESE DI PULIZIA, SERVIZI INTEGRATI/MULTISERVIZI: C’È L’INTESA SUL RINNOVO
DEL CONTRATTO NAZIONALE APPLICATO AD OLTRE 600MILA ADDETTI.
SODDISFAZIONE DEI SINDACATI SULL’IPOTESI DI ACCORDO SIGLATA AD 8 ANNI DALLA
SCADENZA
Roma, 9 luglio 2021 – Raggiunta l’intesa sul rinnovo del Contratto nazionale applicato ai circa
600mila lavoratrici e lavoratori addetti delle imprese di pulizia, servizi integrati/multiservizi,
comparto che opera prevalentemente in regime di appalto e che specie durante la fase più acuta
della pandemia si è distinto per la strategicità e per il senso di responsabilità degli addetti che
hanno continuato a prestare la loro opera, spesso in condizioni di incertezza e non completa
sicurezza.
“Come Sindacati di Categoria esprimiamo soddisfazione per la definizione dell’ipotesi di accordo,
sottoscritta con le associazioni imprenditoriali di settore Anip Confindustria, Legacoop Produzione
e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi Lavoro e Unionservizi Confapi ad oltre 8
anni dalla precedente scadenza”. Così Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti.
Il nuovo Contratto nazionale decorrerà da luglio 2021 e scadrà il 31 dicembre 2024.
L’aumento economico è di 120€ a regime per il 2° livello, con prima trance di 40€ a luglio 2021 e
ultima trance di 10€ a luglio 2025, per una massa salariale complessiva pari a 3.430€ nel periodo
di vigenza contrattuale.
L’intesa inoltre prevede una soluzione innovativa volta a tutelare il reale potere di acquisto dei
salari, nel caso in cui il contratto non fosse rinnovato, evitando così una perdita salariale per le
lavoratrici e i lavoratori.
Sulla parte normativa il rinnovo interviene su diversi istituti adeguando o integrando la precedente
disciplina, in particolare: sul cambio appalto, implementando le informazioni e le comunicazioni
tra azienda cessante e azienda subentrante e da dare alle Organizzazioni Sindacali; sul ricorso al
contratto a tempo determinato e ai contratti di somministrazione il limite di utilizzo
complessivo viene individuato nel 35%; viene demandata alla contrattazione di secondo livello la
possibilità di sottoscrivere specifiche intese sul meccanismo della banca delle ore, da definire a
livello aziendale con le Rsu/Rsa e le Organizzazioni Sindacali ; sul contratto di lavoro a tempo
parziale le Parti rivedono le modalità e i tempi per la presentazione alle RSA/RSU/Organizzazioni
Sindacali dei dati sull’utilizzo del part-time, utili a realizzare un esame congiunto per consolidare le
ore di supplementare prestate; sul trattamento di malattia non ci sono interventi sull’articolato
normativo attuale. Sul tema delle assenze, che ha lungamente impegnato il confronto tra le Parti,
viene istituita una Commissione paritetica, con il compito di definire con l’Inps una convenzione al
fine di acquisire i dati relativi al fenomeno delle micro-assenze.
Molto importante è l’introduzione di un ampio articolato volto a contrastare le violenze e le
molestie sessuali nei luoghi di lavoro, che impegna le parti a definire un Codice di
Condotta/Linee Guida sulle misure da adottare.
Inoltre, alle lavoratrici inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, è
riconosciuto il diritto di astenersi dal lavoro con congedo retribuito per un periodo massimo di 90
giorni lavorativi, recependo e in coerenza con le previsioni normative, prorogabile per ulteriori 90
giorni lavorativi con diritto al pagamento di una indennità pari al 70% della retribuzione corrente.
“Nel contesto dato, il risultato ottenuto è importante e complessivamente positivo. Le mediazioni
individuate – dichiarano i Segretari Generali di Filcams, Fisascat e Uiltrasporti: Maria Grazia
Gabrielli, Davide Guarini e Claudio Tarlazzi – sono il frutto di una trattativa complessa, che si è
riattivata e conclusa anche grazie all’impegno e alle mobilitazioni delle lavoratrici e dei lavoratori
che non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno.
Una vertenza che ha scontato difficoltà e distanze ma che oggi, con la definizione dell’ipotesi di
accordo, deve segnare un cambio di passo e provare a costituire una ripartenza del sistema di
relazioni sindacali per affrontare i nodi e le priorità del settore che necessita di regole e norme che
mettano al centro la sostenibilità economica e sociale del lavoro negli appalti. Obiettivi che vanno
costruiti attraverso gli strumenti contrattuali e l’apertura di una interlocuzione con il Governo.”
Nei prossimi giorni si terrà l’Attivo Unitario delle Delegate e dei Delegati e dalle prossime settimane
l’ipotesi di accordo sarà sottoposta alla valutazione delle lavoratrici e dei lavoratori nelle
assemblee.

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